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Sant’Agata, Lega Nord soddisfatta dell’accordo. Ora avanti con Montelungo

«Siamo molto soddisfatti dell'accordo raggiunto ieri tra il Comune, il ministero per i Beni culturali, il Demanio e la Sovrintendenza, relativo al complesso di Sant'Agata. Un accordo che è stato possibile raggiungere grazie all'applicazione del federalismo demaniale, voluto dalla Lega Nord e in particolare dall'ex ministro Roberto Calderoli».
 
Lo dichiara il capogruppo del Carroccio a Palazzo Frizzoni, Alberto Ribolla, che aggiunge: «La Giunta, e in particolare l'assessore all'Urbanistica Andrea Pezzotta, hanno lavorato molto per raggiungere questo importante obiettivo: a lui va il ringraziamento da parte della Lega Nord per il risultato raggiunto. Ora finalmente potremo provvedere a rilanciare il complesso di Sant'Agata, tessera fondamentale nel mosaico per la valorizzazione dell'adiacente complesso del Carmine e operazione da tempo attesa da tutta la città».
 
Ma da sciogliere rimane un altro nodo: quello relativo alla caserma di Montelungo che dopo l'esclusione dei beni oggetto del federalismo demaniale, rimane ancora immobile: «Il Comune sta lavorando a una procedura che punta sulla sua valenza culturale - spiega Ribolla -. L'auspicio è che il Demanio possa concederla gratuitamente al Comune per procedere alla sua valorizzazione, così come avvenuto per Sant'Agata».

22 febbraio 2012 (mercoledì)

Tesorerie comunali, la nuova norma distrugge i Comuni

Contro la norma introdotta dal Governo Monti, pronta una mozione urgente in Consiglio comunale
 
 
Cancellare l'obbligo di trasferimento delle disponibilità liquide del Comune alla tesoreria statale. E' quanto richiede Alberto Ribolla, capogruppo della Lega Nord a Palazzo Frizzoni, attraverso una mozione urgente che sarà presentata nel corso del prossimo Consiglio comunale.
«Il regime di tesoreria mista - spiega il capogruppo del Carroccio che ha predisposto l'odg - riconosce a tutti gli enti locali una adeguata autonomia nel gestire le proprie risorse finanziarie, autonomia dalla quale, se gestita in modo oculato, responsabile e professionale, può derivare anche un incremento delle entrate. L'articolo 35 del decreto sulle liberalizzazioni, tuttavia, ha cancellato la precedente legislazione sulle tesorerie comunali, oltre che provinciali e regionali, le quali di fatto entro un paio di mesi cesseranno di esistere: questo significa che le risorse dei territori andranno trasferite, entro aprile, alla tesoreria statale. Una vera e propria rapina per gli enti locali, un ulteriore passo indietro che segna il ritorno al centralismo più becero».
 
Elasticità di cassa drasticamente ridotte e soprattutto vantaggi finanziari più bassi e non contrattabili sono tra gli effetti più evidenti di questo provvedimento, al quale la Lega Nord si oppone con forza: «Con il ritorno al vecchio sistema di tesoreria unica,infatti, gli enti locali non avranno più disponibilità diretta delle proprie risorse depositate presso il sistema bancario - prosegue Ribolla - e il tesoriere di ciascun ente potrà e dovrà soltanto curare pagamenti e riscossioni, senza però potere gestire la liquidità dell’Ente, secondo le disposizioni e le decisioni di quest’ultimo: ciò è una grave limitazione dell’autonomia dei Comuni, così privati di un importante strumento di gestione finanziaria che è risultata ampiamente vantaggiosa per le casse pubbliche negli ultimi anni. Inoltre, per i municipi che avessero investito le loro risorse, la legge stabilisce che «Gli eventuali investimenti finanziari sono smobilizzati». E' chiaro che siamo di fronte all'ennesima dimostrazione che questo Governo sta cercando di distruggere definitivamente gli enti locali».
 
Ribolla non usa mezzi termini: «Ho presentato questo odg in quanto ritengo che la norma in questione sia dubbia sotto il profilo della costituzionalità, in quanto lesiva del principio di autonomia finanziaria riconosciuto agli enti Locali dalla Costituzione e del principio di sussidiarietà. Mi auguro che tutto il Consiglio comunale appoggi questo odg, affinché il documento possa essere inviato ai parlamentari bergamaschi e al Governo per richiedere l’eliminazione dell’obbligo di versamento alla Tesoreria Unica Statale delle disponibilità attualmente in capo agli enti locali, evitando in questo modo il furto delle tesorerie».
 
           
 
 

15 febbraio 2012 (mercoledì)

Belotti e Ribolla, Lega Nord: “Violenze e cori pro foibe, episodi vergognosi che vanno condannati”

"La Lega Nord condanna duramente gli episodi di violenza che si sono verificati nella serata di venerdì, così pure come le vergognose frasi urlate a favore delle foibe da un folto gruppo di facinorosi militanti dei centri sociali".
A dichiararlo sono il consigliere regionale Daniele Belotti e il capogruppo della Lega Nord a Palazzo Frizzoni Alberto Ribolla, in riferimento agli scontri provocati dai giovani dei centri sociali, intervenuti per impedire la manifestazione di Casa Pound.
"Ci sono voluti oltre cinquant'anni per far parlare delle foibe per decenni tenute vergognosamente nel dimenticatoio - dichiara il consigliere regionale Daniele Belotti -. A giudicare dai cori scanditi venerdì sera che inneggiavano ad altre mille foibe, dal punto di vista culturale il lavoro  da fare è ancora tanto. Spero vivamente che tutte le associazioni e le forze politiche che si sono opposte al raduno di Casa Pound, dalla quale la Lega è politicamente lontana anni luce, prendano le distanze sia dalla violenza, sia dai cori di elogio per le foibe. Questo con l'antifascismo non ha nulla a che fare".

Duro il commento anche del capogruppo consiliare Alberto Ribolla: "Quanto accaduto venerdì deve essere condannato senza remore da tutti, comprese le associazioni che si erano opposte al raduno di Casa Pound. Associazioni che non perdono mai occasione per firmare appelli e scendere in piazza per manifestare, a detta loro, contro il fascismo, ma che in casi come questo rimangono in silenzio. Vorremo rimarcare che quelli che si sono verificati venerdì sono episodi di gravità inaudita, che nulla hanno a che vedere con l'antifascismo. Gli scontri e i cori scanditi dai giovani dei centri sociali sono piuttosto un vergognoso insulto ai martiri delle foibe e ai 350 mila istriani, fiumani e dalmati che sono dovuti scappare dalle loro terre a causa della furia comunista di Tito e di cui proprio venerdì veniva celebrata la memoria. La Lega Nord - che ha sempre manifestato in maniera pacifica, al contrario dei centri sociali che trasformano la piazza in un campo di battaglia - oltre a condannare questi atti di profonda inciviltà, esprime la piena solidarietà alle forze dell'ordine coinvolte nei violenti scontri e vigliaccamente attaccate mentre svolgevano il loro lavoro".

11 febbraio 2012 (sabato)

Ribolla, Lega: “Imu, da imposta federalista a imposta centralista”

 
 
Lo Stato depreda il cinquanta per cento del gettito. La Lega Nord chiede l’intervento dei parlamentari orobici
 
 
 Fare in modo che la nuova Imu torni ad essere un tributo integralmente finalizzato a finanziare in maniera diretta le amministrazioni comunali, in modo da favorire la loro autonomia finanziaria o che sia quantomeno innalzata la quota di gettito di spettanza comunale. A chiederlo, attraverso un Ordine del giorno approvato all'unanimità dal Consiglio comunale a Palazzo Frizzoni, è la maggioranza che punta il dito contro la reintroduzione da parte del Governo Monti dell'Imu sulla prima casa e il trasferimento allo Stato del 50 per cento sulle seconde case e sugli altri fabbricati. "Una misura che porterà ad un ulteriore perdita di risorse per tutti i Comuni, Bergamo compreso - dichiara il capogruppo della Lega Nord Alberto Ribolla -. In pratica, i cittadini pagheranno l'Imu al Comune (che per via delle modifiche statali sarà molto più alta della vecchia Ici), ma senza ricevere in cambio maggiori servizi, visto che qualora vi fosse un maggior gettito questo andrebbe nelle casse dello Stato. Inoltre, con il taglio dei trasferimenti, ai Comuni verrà sempre meno riconosciuto il ruolo di motori di sviluppo locale. Le amministrazioni locali, quindi, sono chiamate a mettere la faccia per un'operazione che agli Comuni non porterà alcun vantaggio: come si suol dire, oltre al danno la beffa".
 
Attraverso l'ordine del giorno presentato dalla maggioranza viene dunque chiesto che i parlamentari orobici facciano il possibile per fare in modo che l'Imu possa almeno contribuire a rimpinguare le sofferenti casse comunali, per ridurre i tagli ai servizi offerti alla cittadinanza: "Attualmente i Comuni si trovano con le mani legate - prosegue Ribolla -. Gli enti locali che abbasseranno l'aliquota sugli immobili diversi dalla prima abitazione, infatti, potrebbero arrivare a dare allo Stato qualcosa come l'ottanta per cento dell'Imu del proprio territorio. Tutte le agevolazioni e le detrazioni previste dalla precedente normativa sono eliminate e se il Comune volesse applicarle (come ad esempio la riduzione del 50 per cento sui beni locati) queste sarebbero a suo carico: in poche parole, sarebbe il Comune a pagare il conto allo Stato. La nuova Imu, dunque, stravolge completamente l'imposta così come pensata dal decreto federalista, caratterizzata da una forte manovrabilità da parte dei sindaci, costretti ora a raccogliere il denaro che servirà a Roma per rimpinguare le casse dell'erario. Risulta palese che siamo di fronte ad una manovra a tutti gli effetti centralista e contro gli enti territoriali, a cui la Lega dice no".
 
A pagare il prezzo più alto, inoltre, saranno ancora una volta i Comuni come Bergamo e più in generale le amministrazioni del Nord Italia, che proprio in questo momento stanno elaborando con grande difficoltà i bilanci preventivi: "Questo - spiega Ribolla - perché il nuovo taglio, a differenza del passato, sarà chiesto in proporzione alla distribuzione territoriale dell'Imu e non come accaduto fino ad ora in proporzione al fondo sperimentale assegnato, con una conseguente penalizzazione per i Comuni con un'alta autonomia finanziaria e un'elevata capacità fiscale come il nostro. L'imposizione Imu graverà ancora sui contribuenti del nord visto che in Italia ci sono ancora due milioni di immobili non accatastati. Il catasto al Nord l’abbiamo, al sud invece…."

09 febbraio 2012 (giovedì)

Ribolla: “Liberalizzazioni, bene la mozione della Lega Nord in Regione”

"La Regione Lombardia, con l'approvazione della mozione presentata dalla Lega Nord contro le norme emanate dal Governo sulle liberalizzazioni degli orari dei negozi, apre la strada alla lotta contro la deregulation, necessaria per tutelare il piccolo commercio". Ad affermarlo è Alberto Ribolla, capogruppo della Lega Nord in città, che sottolinea l'importanza che potrebbe avere, anche per Bergamo, il ricorso alla Corte Costituzionale da parte della Regione Lombardia contro il decreto del Governo sulle liberalizzazioni, che autorizza orari e aperture per i negozi commerciali.
 
"A Bergamo - dichiara il capogruppo del Carroccio - la Giunta, fin dal suo insediamento, ha messo in atto una serie di misure per tutelare i negozi di vicinato, il cui ruolo è di fondamentale importanza in quanto svolgono un duplice servizio: da un lato offrono una preziosa funzione di presidio del territorio, garantito dal via vai dei clienti e da un numero maggiore di controlli, dall'altro svolgono un'importante funzione sociale per la comunità, soprattutto per soggetti più deboli come gli anziani".
 
In virtù di queste ragioni la Giunta di Palazzo Frizzoni ha attivato una serie di misure utili sia a salvaguardare i negozi di vicinato, sia a regolamentare il commercio nei centri storici, ma le liberalizzazioni rischiano non solo di vanificare gli sforzi di salvaguardia attuati da Regioni e amministrazioni comunali, ma di mettere in seria difficoltà il piccolo commercio: "Con la liberalizzazione degli orari – dichiara Ribolla – non si persegue l’obiettivo richiesto dalla Banca Centrale Europea di promuovere parità di condizioni. Al contrario si avvantaggerà esclusivamente la grande distribuzione organizzata composta soprattutto dalle grandi catene francesi e tedesche. Inoltre, le liberalizzazioni non andranno a creare maggiore consumi e maggiore economia". Ecco perchè è importante che la Regione presenti ricorso alla Corte costituzionale. "Nel frattempo a Bergamo - prosegue il capogruppo della Lega Nord - nell'ottica di riqualificazione degli spazi urbani attraverso la diffusione del commercio e in particolare dei negozi di vicinato, è
stato aperto un bando da 150 mila euro per chi vuole aprire un'attività in zone da rivitalizzare: un'ottima ricetta elaborata dalla Giunta e in particolare dall’assessore al Commercio Enrica Foppa Pedretti -  contro il rischio di desertificazione che interessa anche la nostra città. Inoltre, sempre nell’ottica di salvaguardare la tipicità dei borghi storici e delle sue attività produttive, abbiamo recepito la legge regionale 12 del 2005 per il governo del territorio, che definisce i criteri per la destinazione d'uso degli immobili e che da febbraio introduce la salvaguardia dell'ambiente originale, stiamo apportando le modifiche al Regolamento edilizio per definire le linee guida per la salvaguardia architettonica dei borghi storici dal punto di vista estetico, del decoro e storico e decideremo, sulla base delle modifiche apportate ai vari piani e regolamenti, quali attività commerciali potranno aprire in Città Alta. E’ chiaro che tutto questo lavoro rischia di essere vanificato dalle norme sulle liberalizzazioni decise da Monti. Ecco perché auspichiamo che la Regione si attivi per evitare che tali norme possano essere applicate”.

25 gennaio 2012 (mercoledì)

Ribolla: “Università, ad essere fuorilegge è lo Stato”

Approvata all’unanimità dal Consiglio comunale la mozione della Lega Nord per chiedere al governo di garantire un congruo finanziamento all’ateneo bergamasco
 
 
"Autorità e istituzioni devono andare oltre il colore politico per sostenere la battaglia per combattere il sottofinanziamento dell'Università di Bergamo. Sono soddisfatto che a Bergamo tutte le forze politiche presenti in Consiglio abbiano deciso di appoggiare la mia mozione". A dichiararlo è il capogruppo del Carroccio a Palazzo Frizzoni, Alberto Ribolla, all'indomani dell'approvazione unanime, da parte del Consiglio comunale, della mozione di cui è presentatore, attraverso la quale viene chiesto che si intervenga affinchè i parametri attuali di ripartizione del fondo di finanziamento ordinario vengano aggiornati. Una richiesta discussa nei giorni scorsi in IV Commissione Consiliare alla presenza del Rettore Paleari e già portata all’attenzione del Ministro Profumo attraverso un’interrogazione presentata dai parlamentari della Lega Nord Giacomo Stucchi e Paolo Grimoldi.
 
"Lo Stato è debitore nei confronti dell’ateneo bergamasco di 15 milioni di euro all'anno su un bilancio di 35 milioni di euro - rileva Ribolla, che è anche coordinatore nazionale del Movimento Universitario Padano -. Ad essere "fuorilegge", dunque, non sono gli atenei, ma lo Stato che, se fornisse un finanziamento adeguato alla nostra università, consentirebbe di erogare molti più servizi agli studenti e al territorio bergamasco, come testimoniato dal Rettore Paleari, che ringrazio per la presenza in Commissione e la sempre fattiva collaborazione".
 
Nonostante l'impegno della Lega Nord per fare in modo che il problema del sottofinanziamento degli atenei potesse essere risolto, poco sembra essere cambiato ad oggi: "Il senatore Mario Pittoni - ricorda Ribolla - nell'ambito della Riforma Gelmini, attraverso l'articolo 11, aveva fatto in modo che gli atenei virtuosi che ricevono meno del dovuto potessero recuperare quasi un terzo del loro sotto-finanziamento. Peccato che questo provvedimento non sia stato ancora applicato e, stando a quanto dichiarato dal ministro Profumo, non lo sarà neppure nel 2012. Con l'odg chiediamo l’immediata applicazione dell'articolo 11, che dovrebbe innescare una vera e propria rivoluzione se si pensa che anche nel 2009 soltanto lo 0,3% delle assegnazioni è stato riservato agli
atenei virtuosi ma sotto-finanziati. Chiediamo, inoltre, l’introduzione del costo standard unitario di formazione per studente in corso, già inserito nella Riforma grazie agli sforzi della Lega.
 
Fin dall’ inizio della legislatura – prosegue Ribolla - il Carroccio si era impegnato per recuperare risorse sottratte in questi anni a università virtuose ma sotto-finanziate, come sono quasi tutte quelle padane. Io stesso mi ero interessato della questione già nel 2007 quando ero senatore accademico. Oggi, in qualità di coordinatore del Movimento universitario padano, credo che il problema debba essere affrontato con determinazione da tutte le Istituzioni bergamasche, per fare in modo che agli atenei virtuosi come quello bergamasco, possano ricevere i giusti finanziamenti”.

24 gennaio 2012 (martedì)

Ribolla (Lega): abbassiamo l'IMU prima casa

 
"Il Pd a Roma razzola male e a Bergamo predica ancora peggio". Lo dichiara Alberto Ribolla, capogruppo della Lega Nord a Palazzo Frizzoni, riferendosi alle affermazioni dell'esponente del Pd Elena Carnevali sulle aliquote introdotte dal Governo Monti. "Elena Carnevali chiede che non venga aumentata l'Imu sulla prima casa, per evitare che a pagare siano sempre i soliti. Richieste legittime, certo, ma da quale pulpito viene la predica - si chiede il capogruppo del Carroccio -? Tra coloro che hanno votato la manovra del Governo Monti, nella quale sono contenute la reintroduzione dell'Imu sulla prima casa e il trasferimento allo Stato del 50 per cento sulle seconde case e gli altri fabbricati, non ci sono anche gli esponenti del Pd? L'ex assessore, inoltre, ha la memoria corta visto che sembra non ricordare che l'amministrazione comunale di cui lei faceva parte nel 2005/2006 ha aumentato l'Ici dal 5,9 al 7 per mille e l'addizionale Irpef dallo 0,4 allo 0,7 per cento, per poi riportarla nell'ultimo anno dell'amministrazione di centrosinistra allo 0,6 per cento".
 
Pura demagogica, dunque, quella dell'ex assessore Carnevali, che attribuisce all'assessore al Bilancio Facoetti parole mai pronunciate: "L'assessore Facoetti, contrariamente a quanto dichiarato dall'esponente del Pd, non ha ma detto di voler aumentare le tasse comunali. Anzi, la Lega Nord propone all'amministrazione comunale di ridurre, nel limite del possibile, l'aliquota base sulla prima casa sotto il 4 per mille. Oltre a questo abbiamo proposto di attuare una revisione dei servizi per razionalizzare la spesa, mantenendo quelli di cui usufruiscono i cittadini bergamaschi e chiedendo una compartecipazione su quelli erogati ai residenti nei Comuni dell'hinterland, come trasporto, cultura, istruzione, di cui in alcuni casi il Comune di Bergamo si fa totalmente carico” - spiega Ribolla, il quale ricorda che è stata chiesta anche la chiusura dello Sportello stranieri di Borgo Palazzo, il cui costo annuale è di 370 mila euro.
 
Ma non solo: "L'ex assessore chiede di eliminare "sprechi, orpelli e iniziative auto promozionali che il comune di Bergamo non può più permettersi" - prosegue Ribolla, che si chiede di cosa Carnevali stia parlando. "Non è certo l'amministrazione attuale quella che paga con uno stipendio dirigenziale, pari a oltre 100 mila euro l'anno, il responsabile della comunicazione del Comune, come invece avveniva durante l'amministrazione guidata dall'ex sindaco Bruni e di cui Carnevali faceva parte".
 
Infine gli affitti: "Carnevali interviene anche sulle questione delle case affittate. A questo proposito vorremmo ricordare all'ex assessore che fu proprio il governo precedente e in particolare l'ex ministro Roberto Calderoli, a spendersi affinchè venisse introdotta la cedolare secca sugli affitti, una misura che ha ridotto la pressione fiscale sulle locazioni e che è stata ben accolta dagli operatori del settore immobiliare. Calderoli, inoltre, nel suo decreto sul federalismo municipale aveva dimezzato l’aliquota Imu per le locazioni: peccato che tale misura non sia stata riconfermata dal Governo Monti e da tutti coloro, Pd incluso, che hanno votato a favore di questa manovra".
 
 

11 gennaio 2012 (mercoledì)

Ribolla: “La manovra? Un colpo durissimo per i Comuni”

Tasse e sacrifici. In una sola parola una “batosta”, non solo per i cittadini, ma anche per gli enti locali. E a pagare il prezzo più caro saranno soprattutto i Comuni del Nord che, registrando un numero maggiore di abitazioni accatastate, subiranno maggiori tagli. A dichiararlo è Alberto Ribolla, capogruppo della Lega Nord in Comune a Bergamo, che interviene in merito alla manovra finanziaria del Governo Monti: “Una manovra che – afferma Ribolla – impone pesanti misure fiscali, senza prevedere nessuna misura di crescita. L’aumento della tassazione, del prezzo della benzina e dell’addizionale regionale Irpef, unitamente alla stretta sulle pensioni e ai tagli agli enti locali (per un miliardo e 450 milioni), alla sanità e al trasporto pubblico, avranno delle pesanti conseguenze sui cittadini, in particolari sui meno abbienti, e sugli enti locali”. 
 
Calcolando che i tagli ai Comuni si effettueranno basandosi sul gettito dell’Imu, a differenza del passato, è automatico che a pagare un prezzo salato saranno soprattutto quelli con più abitazioni accatastate, cioè quelli del Nord. Insomma, oltre al danno la beffa: “A questo si aggiunge il fatto che la nuova Ici non servirà a rimpinguare le casse comunali – spiega Ribolla - , in quanto il 50% dell’imposta sugli immobili andrà allo Stato. In pratica gli enti locali verranno depredati dell’Imu, tassa federalista per eccellenza”.
 
E le conseguenze saranno pesanti anche a livello locale: “Il Comune di Bergamo, oltre a dover rispettare un Patto di Stabilità sempre più rigido – annuncia Ribolla - , dovrà fare i conti con ulteriori tagli pari a 3,8 milioni di euro, che si aggiungono ai 6, 5 milioni di euro già decurtati, con una perdita pari a 10 milioni e 300 mila euro. E’ chiaro che a fronte di una situazione di questo tipo, dovrà essere effettuata una revisione di spesa che andrà a toccare l’erogazione di alcuni servizi, come ad esempio lo Sportello per gli immigrati, non più finanziabile”.
 
La Lega Nord, convinta che la manovra possa dare un vero e proprio colpo di grazia ai Comuni, avanza alcune proposte che vanno dal taglio alle spese allo Stato centrale e ai ministeri, necessario per rilanciare l’economia, ad interventi sul patto di stabilità degli enti locali per sbloccare gli investimenti. Ma non solo: “Deve essere effettuata una lotta all’evasione fiscale che sia più incisiva, volta ad eliminare il gap tra Nord, dove la percentuale di evasione è al 15%, e il Sud, dove si toccano punte dell’ dell’85% - sostiene Ribolla -. Per farlo è fondamentale procedere al censimento degli oltre 2 milioni di immobili del sud non accatastati e mettere in atto una dura lotta all’abusivismo, fenomeno che al Sud assume dimensioni senza eguali: basti pensare agli 11 mila posti auto abusivi registrati tra Napoli e provincia. Vale lo stesso per gli sprechi, che devono essere ridotti soprattutto nel Meridione, dove i dipendenti comunali sono 4 volte quelli del Nord (Alzano Lombardo (BG) 13.000 abitanti e 68 dipendenti, Mussumeli (CT) 245, Partanna (TP) 247 con gli stessi abitanti, per fare qualche esempio. Costo dell’assemblea legislativa lombarda: 7,77 euro a cittadino, media 18,22 euro pro capite, con picchi di 124 euro pro capite).
 
Di fronte ad una manovra che prevede solo tagli e elimina ogni riconoscimento al fondamentale ruolo sociale ed economico dei Comuni – conclude Ribolla -, ci chiediamo dove sia la Sinistra, che tanto ha criticato il ruolo del Governo precedente e che ora sembra essere totalmente assente”.

16 dicembre 2011 (venerdì)

Lega Nord, avanti con la lotta all’abusivismo

"Quanto accaduto nel pomeriggio di domenica è un fatto grave e incivile". Lo dichiara l'assessore alla Sicurezza e segretario provinciale della Lega Nord, Cristian Invernizzi, in riferimento all'aggressione subìta in via XX Settembre dal comandante della polizia locale del Comune di Bergamo Paolo Cianciotta.
"Il comandante è stato aggredito da un venditore abusivo senegalese mentre effettuava un controllo con arresto in corso a carico di una persona con precedenti specifici - spiega Invernizzi -. Nel momento in cui la polizia ha cercato di requisirgli la merce, svolgendo il proprio dovere, il venditore abusivo ha aggredito il comandante. Quanto accaduto non fa altro che confermare il grande lavoro che deve essere fatto sia dal punto di vista dell'educazione civica, ma anche dal punto di vista di rispetto delle regole".
 
A questo proposito è stato recentemente introdotto un regolamento di polizia locale che tra gli obiettivi primari prevede un duro contrasto all'abusivismo e alla contraffazione, fenomeni che "producono un grave danno alle nostre imprese e a tutti quei commercianti in regola - sottolinea l'assessore Invernizzi, che anticipa che i primi risultati ottenuti grazie ai provvedimenti introdotti nel nuovo regolamento saranno resi noti dopo le festività natalizie.
"Soprattutto nel periodo natalizio, nelle vie del centro sono stati intensificati i controlli per contrastare l'abusivismo. Al comandante Cianciotta e agli agenti della polizia locale va il mio ringraziamento per l'ottimo lavoro che stanno svolgendo"- conclude l'assessore Invernizzi.
 
"L'abusivismo e la contraffazione sono problemi che purtroppo interessano anche la nostra città e che vanno contrastati per tutelare i commercianti onesti e gli stessi cittadini - dichiara Alberto Ribolla, capogruppo della Lega Nord a Palazzo Frizzoni -. La Lega esprime solidarietà al comandante della polizia locale e a tutti gli agenti che ogni giorno lavorano per far rispettare le regole, riconoscendo il grande lavoro che questa amministrazione comunale e, in particolare, l'assessore Cristian Invernizzi stanno portando avanti sul territorio comunale".

12 dicembre 2011 (lunedì)

Sottofinanziamento Università di Bergamo, intervento della Lega Nord in Comune e in Parlamento"

Ribolla "Si adegui il fondo di finanziamento ordinario". Stucchi e Grimoldi: "Premiamo le università virtuose"
 
 
Adeguare il fondo di finanziamento ordinario (FFO) ai parametri attuali e compensare immediatamente il decennale sottofinanziamento dell’Università di Bergamo. A richiederlo, attraverso una mozione che sarà presentata in Consiglio comunale, è Alberto Ribolla, capogruppo della Lega Nord a Palazzo Frizzoni e coordinatore nazionale del Movimento Universitario Padano. Ribolla ha informato della situazione emersa della classifica degli atenei “fuorilegge” per il carico di tasse imposto agli studenti, pubblicata nei giorni scorsi dal quotidiano “Il Sole 24 Ore”, anche gli onorevoli Giacomo Stucchi e Paolo Grimoldi, che nei prossimi giorni presenteranno un’interrogazione in Parlamento.
 
 
"Al top della classifica pubblicata da "Il Sole 24 Ore" c'è l'università di Bergamo - rileva Ribolla, che fa notare che la questione non riguarda solo l'ateneo orobico -, che richiede il 35,5% di contribuzione agli studenti rispetto al finanziamento dello Stato. La legge imporrebbe che le tasse non superino una somma pari al 20% del contributo ricevuto dall'ateneo sotto forma di finanziamento ordinario. L'ateneo di Bergamo, però, è anche al secondo posto anche di un’altra classifica, quella degli atenei che ricevono meno contributi dallo Stato per studente: 2.422 euro a studente contro una media di quattro mila euro a livello nazionale (Sassari 5.376 euro, Siena 7.131 euro). Il sottofinanziamento - spiega Ribolla - è dovuto al fatto che il Fondo di Finanziamento Ordinario viene calcolato su parametri fermi da almeno un decennio".
 
Lo Stato, pertanto - si legge nell'interrogazione a firma di Grimoldi e Stucchi -, è debitore nei confronti dell’ateneo bergamasco di 15 milioni di euro all'anno su un bilancio di 35 milioni di euro. Evidentemente il tetto imposto dalla legge non verrebbe sforato se il ministero colmasse il sottofinanziamento. Secondo Stucchi e Grimoldi, "le tasse universitarie pagate dagli studenti di Bergamo potrebbero essere ridotte se lo Stato finanziasse in modo adeguato la nostra università. Allo stesso modo, con le ulteriori risorse che sono dovute si potrebbe ampliare ulteriormente l’offerta formativa". 
 
Attraverso l'interrogazione e la mozione viene dunque chiesto che si intervenga affinchè i parametri attuali di ripartizione del fondo di finanziamento ordinario vengano aggiornati, "facendo in modo - conclude l'onorevole Stucchi - che vengano premiate le università virtuose e che gli atenei non abbiano come priorità quella di creare posti di lavoro, ma di fornire istruzione, mission primaria di ogni università".
 
"A questo, si aggiunge il fatto - conclude Ribolla - che la media delle tasse universitarie negli atenei del Nord è notevolmente superiore a quelle degli atenei del centro sud, mentre i finanziamenti statali agli atenei sono in media più elevati al centro-sud rispetto che al nord. Per questo ci auguriamo che il ministro Profumo intervenga anche alla luce del fatto che conosce bene la situazione, comune anche all'ateneo di Torino dove ha ricoperto la carica di rettore".  

23 novembre 2011 (mercoledì)

Ribolla: «Dalla Regione un aiuto importante per il Comune»

«Grazie al Patto di stabilità territoriale regionale, il Comune di Bergamo potrà sbloccare risorse per 994.274 euro, oggi non utilizzabili per via dell'applicazione delle norme nazionali sulla finanza pubblica. Si tratta di una cifra importante, che consente all'amministrazione comunale di realizzare opere o di effettuare i pagamenti alle imprese del territorio». Lo dichiara Alberto Ribolla, capogruppo della Lega Nord a Palazzo Frizzoni, riferendosi alle risorse liberate grazie al Patto di stabilità territoriale promosso dalla Regione a favore degli enti locali più virtuosi.
 
«Il Patto di stabilità territoriale del Pirellone – spiega Ribolla - ha permesso di mettere a disposizione delle spese in conto capitale del Comune di Bergamo quasi un milione di euro, cifra che consente all'amministrazione comunale di proseguire nella realizzazione delle opere pubbliche che abbiamo in cantiere. Lo sblocco di questa cifra rappresenta per il nostro Comune una vera e propria boccata di ossigeno, perché ci permette di utilizzare risorse oggi non accessibili per via dei limiti imposti dal Patto di stabilità. Con l'assestamento di bilancio, inoltre - prosegue il capogruppo Ribolla - sono state recuperate risorse per i servizi pari a 1 milione 560 mila euro in più. Ad ogni modo, nell'ottica di una maggiore razionalizzazione dei servizi, sarà necessario attuare una spending review». 
 
Soddisfatto dei risultati raggiunti grazie al Patto di stabilità territoriale regionale, anche il Presidente della Commissione Bilancio e consigliere regionale della Lega Nord, Fabrizio Cecchetti: «Credo che si possa parlare di un ottimo risultato dovuto allo sforzo di Regione Lombardia - sottolinea Cecchetti -, che su questo fronte ha investito 70 milioni di euro al fine di alleggerire la pressione ai tanti comuni lombardi che, da sempre finanziariamente virtuosi, sono pesantemente vincolati dal Patto di stabilità nazionale. L'apposito fondo, approvato ad ottobre dalla I Commissione Bilancio regionale - prosegue il consigliere - è basato su un meccanismo di flessibilità e compensazione tra Enti Locali, che possono così liberare numerose risorse ora in giacenza. In questo particolare momento di forte crisi economica, l'applicazione del patto di stabilità territoriale rappresenta una importante boccata d'ossigeno per i Comuni e per il tessuto economico della Lombardia».  

23 novembre 2011 (mercoledì)

Ribolla, Lega Nord: «Per la città importante il nuovo regolamento di Polizia urbana»

Il nuovo regolamento di Polizia urbana rappresenta un fondamentale passaggio per la nostra città, in quanto andrà a sostituire un regolamento vecchio di oltre cinquant'anni e, di conseguenza, non più idoneo a rispondere ai bisogni della cittadinanza e a disciplinare comportamenti odierni che non sussistevano al tempo. Ne è più che mai convinto il gruppo della Lega Nord a Palazzo Frizzoni, che accoglie con soddisfazione l'approvazione del nuovo regolamento «che recepisce le positive novità introdotte dalla legislazione nazionale in materia di sicurezza urbana, caposaldo della nostra azione amministrativa, quale bene pubblico da tutelare per migliorare le condizioni di vivibilità e di convivenza civile» - sottolinea il capogruppo del Carroccio Alberto Ribolla, il quale fa notare che il provvedimento include anche alcune ordinanze che erano state emanate in forza del decreto sicurezza del Ministro Maroni, ordinanze che è bene inserire perché possano essere a carattere definitivo e non temporale.
 
«La Lega Nord - prosegue il capogruppo - ha da sempre messo al primo punto l’attenzione al territorio e la sicurezza dei cittadini  e questo aspetto è senz’altro imprescindibile dalla vivibilità e dalla fruibilità degli spazi pubblici. Da questo principio discerne la nostra azione amministrativa, con l’estensione della rete di videosorveglianza, il potenziamento della polizia locale sul territorio, la creazione del nucleo di pronto intervento Nisu, la presenza degli agenti sugli autobus, la riqualificazione delle zone degradate, il piano per via Quarenghi, l’attenzione al quartiere della Malpensata con la chiusura della moschea e degli altri spazi religiosi: tutte attività che hanno lo scopo di migliorare la sicurezza urbana e la vivibilità della nostra città».
 
 
I punti principali del regolamento
 
Diverse sono le questioni che vengono regolamentate tramite il nuovo regolamento: si va dal divieto di bivacco e accattonaggio molesto, «problematiche che – fa notare Ribolla - sono particolarmente sentite dai cittadini che quotidianamente chiedono di poter arginare questi fenomeni anche a tutela del decoro della città», all’obbligo per i proprietari di mettere in sicurezza gli edifici dismessi per evitare insediamenti ed occupazioni abusive. «Anche questo è un problema che abbiamo sul nostro territorio e dall’insediamento della nostra amministrazione abbiamo iniziato a contrastare con determinazione queste situazioni intollerabili, effettuando sgomberi con la polizia locale, nonostante le polemiche sterili relative alla divisa dell’assessore Invernizzi».
Lo stesso principio vale per l’articolo 12, la norma che vieta accampamenti ed insediamenti abusivi su suolo pubblico, che devono essere abbattuti per prevenire situazione di degrado e di criminalità. Il divieto di bivacchi non autorizzati nei parchi è sancito all’articolo 14. «Questa disposizione va nella direzione di eliminare i problemi recati ai residenti che si sono manifestati più volte nel passato – spiega Ribolla -. L’articolo 4 ha la finalità di contrastare situazioni di degrado che favoriscono lo spaccio di stupefacenti e l’assunzione in luoghi pubblici (vedi ad esempio zona stazione). Lo stesso vale per lo sfruttamento della prostituzione, riprendendo in parte l’ordinanza emanata nei mesi scorsi».
 
 
Il provvedimento antiburqa
 
Ribolla si sofferma soprattutto sul divieto antiburqa, il provvedimento più discusso sia all’interno che all’esterno di Palazzo Frizzoni. Il divieto, già previsto dalla legge del 1975, nasce a seguito di numerose segnalazioni da parte dei cittadini della presenza di persone che circolano con il volto coperto da burqa o niqab. «Proprio in Parlamento – ricorda Ribolla - è in discussione la legge antiburqa che vede d’accordo maggioranza e parte dell’opposizione per vietare quello che la relatrice, l’onorevole Souad Sbai definisce una “mortificazione inaccettabile per la donna”. Insomma, l’uso del burqa rappresenta una forma di violenza, un’offesa alle donne e rappresenta una forma di contrasto all’articolo 51 della Costituzione, che prevede la parità e pari dignità tra uomo e donna. Peraltro, burqa e niqab non costituiscono precetti religiosi ma sono solo l’espressione di un aspetto culturale che nasce solo in alcune aree territoriali.
Di conseguenza – prosegue Ribolla – con il provvedimento non si sta andando ad intaccare un sentimento religioso, ma si sta cercando di tutelare la sicurezza e l’ordine pubblico e di difendere la dignità della donna che deve potersi rapportare con gli altri in modo diretto per potersi integrare.
Chi non vuole questa norma – conclude Ribolla - oltre a negare un evidente problema di sicurezza e di ordine pubblico, fa il gioco di chi qui da noi viene, non per integrarsi, non per ambientarsi e rispettare le nostre leggi e le nostre tradizioni, ma al contrario per importare usanze e metodi che non hanno niente a che fare con la civiltà moderna, con il rispetto della donna e con la convivenza civile».

08 novembre 2011 (martedì)

Discorso sulla giornata della libertà

La caduta del muro di Berlino, Il 9 novembre del 1989,  ha segnato la fine di un’epoca e con essa la capitolazione di quel sistema internazionale bipolare che dal termine della Seconda Guerra Mondiale aveva caratterizzato l’assetto politico del pianeta. La Giornata della Libertà serve proprio a commemorare quel momento cruciale della storia che ha visto cambiare la vita di tutti noi e ci ha portati, di fatto, in un mondo nuovo.
 
Un mondo nuovo però non significa automaticamente una realtà migliore; se da un lato infatti la fine del blocco sovietico ha consentito ai Paesi dell’Europa dell’Est di divenire democrazie a pieno titolo, dall’altro però la caduta del comunismo reale non si è tradotta automaticamente nel trionfo della libertà.
 
Se ci guardiamo attorno non è difficile notare in molte parti del pianeta i principi basilari dei diritti umani, civili e politici, sono tutt’altro che rispettati e questo in certi casi vale anche nella nostra Europa.
 
Anzitutto non possiamo nascondere il preoccupante deficit di democrazia presente all’interno dell’Unione europea, una mancanza che rischia di trasformare un buon progetto in un fallimento di dimensioni colossali. L’eccessiva influenza degli organismi finanziari, lo strapotere della tecnocrazia, l’evidente preponderanza di certi Stati membri nel determinare le scelte strategiche e d’indirizzo a danno di altri, accanto al pochissimo peso attribuito al Parlamento europeo, unico organismo elettivo dell’Unione, stanno minando e compromettendo le basi del progetto di riunificazione  del vecchio continente partorito dalle menti di quegli stessi uomini che avevano liberato l’Europa dal giogo del nazionalsocialismo.
 
In tutto questo ciò che preoccupa maggiormente è l’atteggiamento arrendevole e ossequioso verso gli organismi comunitari della quasi totalità delle forze politiche. Personalmente ritengo che la libertà sia anche e soprattutto questo: la possibilità di dissentire e prendere le distanze da scelte imposte dall’alto, da qualcuno che a migliaia di chilometri di distanza vorrebbe arrogarsi il diritto di prendere decisioni che non gli competono proprio per mancanza di legittimazione popolare.
 
Nella smania di inseguire il progetto si è arrivati a snaturarlo, trascurando quei valori che stanno alla base della sovranità popolare, primo fra tutti l’unico diritto veramente collettivo, ovvero il sacrosanto principio di autodeterminazione dei popoli. Quando infatti alcuni Stati membri decidono di sottoporre a referendum decisioni prese dall’Unione europea si assiste immancabilmente ad una levata di scudi generale. La cosa più tragica è che spesso i più strenui difensori delle decisioni di Bruxelles si rivelano, in ultima istanza, proprio gli stessi che non fanno altro che riempirsi la bocca di parole come democrazia e libertà.
 
Allo stesso modo si finge di non sapere, e quindi si tace, sulla grande mancanza di libertà nel mondo islamico, così vicino a noi e mai così incombente di fronte ad un Occidente timido, smarrito e che sembra addirittura vergognarsi della propria identità.
 
Ogni giorno dall’altra parte del Mediterraneo i diritti umani, specialmente quelli delle donne, vengono calpestati da usanze antistoriche e in certi casi addirittura cruente. L’utilizzo forzato di burqa e veli integrali, la pratica barbara e crudele dell’infibulazione, i matrimoni combinati dove bambine neanche adolescenti sono costrette a sposarsi con uomini di mezza età mai visti prima e ancora l’utilizzo in certe aree del mondo islamico della legge del taglione, non possono lasciarci indifferenti, in particolare quando qualcuno, complice la compiacenza di certi nostri connazionali, si è convinto di poter esportare queste usanze a casa nostra.
 
Per concludere, la strada verso una vera e piena libertà, come si è visto e nonostante quello che viene comunemente detto, è ancora molto lunga; noi non ci stancheremo e lotteremo finché non sarà pienamente e completamente affermata.

08 novembre 2011 (martedì)

Lega Nord: «Il contributo Cariplo fondamentale per la rinascita di via Quarenghi»

«La notizia dello stanziamento di un contributo da parte della Fondazione Cariplo al progetto di ristrutturazione del palazzo al civico 33 di via Quarenghi è una vittoria per la Lega Nord e per tutta la città». Lo dichiara il gruppo cittadino del Carroccio, che da tempo sta seguendo il progettoa cui la Fondazione Cariplo destinerà 800 mila euro: «Abbiamo sempre creduto fortemente in questo progetto – dichiara Luisa Pecce, segretario cittadino della Lega Nord e consigliere comunale a Palazzo Frizzoni -, in quanto non è un semplice progetto edilizio ed urbanistico, ma è soprattutto un disegno di rilancio e di riqualificazione di una delle zone maggiormente degradate della nostra città, che tiene conto dei suggerimenti più attuali degli studiosi in materia di urbanistica».
 
Il progetto è lontano da quello presentato dalla precedente Amministrazione guidata dall’ex sindaco Roberto Bruni, definito da Pecce « miope», in quanto « non considerava in prospettiva situazioni sociali che già oggi, a pochi anni di distanza, possiamo toccare con mano. Il coraggio di aver saputo cambiare, nonostante le critiche - – prosegue la consigliera -, oggi ci ha premiato con un finanziamento decisamente importante, che ci gratifica del lavoro fatto per migliorare quella zona di Bergamo. Un plauso va soprattutto all’assessore alla Sicurezza Cristian Invernizzi, che ha sempre dimostrato di impegnarsi seriamente per dare risposte concrete ai cittadini di via Quarenghi, che da anni manifestano il loro disagio».
 
Il contributo servirà per ristrutturare il palazzo al civico 33 di via Quarenghi dove saranno ricavate 24 unità abitative (entro giugno 2012) e oltre a 20 uffici, un front office e uno spazio teatrale, con una forte valenza sociale. «La realizzazione di questo progetto, così fortemente voluto dalla Lega Nord, dovrebbe finalmente permettere una riqualificazione di via Quarenghi – afferma il capogruppo del Carroccio Alberto Ribolla -, concretizzando uno degli obiettivi definiti dal Carroccio come prioritari fin dalla campagna elettorale: rilanciare le zone degradate della città, per una Bergamo più sicura e vivibile».
 
 
 

07 novembre 2011 (lunedì)

Lega Nord: “Bene l’intesa su via Autostrada, ma attenzione ai futuri interventi urbanistici”

«Siamo estremamente soddisfatti dell'ipotesi di intesa raggiunta dal Comune e dall'immobiliare. La revisione del progetto, infatti, rappresenta una vittoria per tutta la città». Ad affermarlo è Alberto Ribolla, capogruppo della Lega Nord a Palazzo Frizzoni e primo firmatario dell'ordine del giorno con il quale poco più di un mese fa era stato chiesto all'Amministrazione comunale di impegnarsi a individuare, insieme agli altri operatori coinvolti nell’operazione, delle ipotesi concrete di modifica al piano integrato di via Autostrada, per cercare di ridurre al minimo gli effetti negativi per la città.
«Gli ultimi sviluppi dimostrano che la nostra richiesta - così come quella dei cittadini che hanno criticato aspramente il progetto - non è rimasta inascoltata, anzi. Il problema del Pii di via Autostrada, una patata bollente ereditata dalla precedente amministrazione, è stato affrontato con determinazione dall'assessore all'Urbanistica Andrea Pezzotta e da tutta la Giunta, a cui va il nostro ringraziamento» - dichiara il capogruppo del Carroccio, che in attesa che l'intesa venga formalizzata, invita a tenere alta l'attenzione anche sulle altre questioni urbanistiche che interessano il capoluogo.
«La Lega Nord - dichiara Ribolla - ha sempre dimostrato grande attenzione verso la città, battendosi affinchè venisse attuata una politica urbanistica in grado di tutelare il nostro ricco patrimonio. Il caso di via Autostrada dovrebbe insegnare alle minoranze, ma anche alla maggioranza che con noi amministra il Comune, che la guardia deve rimanere sempre alta. L'invito, dunque, è a far sì che da oggi in poi si presti grande attenzione a tutte le opere di pianificazione territoriale, evitando di dover trovare soluzioni in extremis, solo quando una questione viene portata alla ribalta della cronaca».
Un invito condiviso anche dalla vice presidente della commissione Urbanistica e segretario cittadino della Lega Nord Luisa Pecce: «La precedente amministrazione – dichiara- ha lasciato in eredità progetti disastrosi dal punto di vista urbanistico per la nostra città. Purtroppo oggi tutti i nodi stanno giungendo al pettine e il Pii di via Autostrada è solo l’inizio. Penso ad esempio ai Pii ex Enel, Molini Moretti, al piano norma 17 e alla casa di riposo di via Gleno, dove sono state concesse altezze e volumetrie esagerate, che non tutelano la visuale di Città Alta e sono estremamente impattanti. Per garantire un piano di sviluppo adeguato alla nostra città e che ne rispetti l’identità,  sarebbe auspicabile, così come ipotizzato dall’assessore Pezzotta e condiviso dalla Sovraintendenza, attuare una revisione dei coni panoramici e un aumento degli stessi, tenere conto dei cosiddetti cannocchiali e fare in modo di garantire una visuale aperta su strade urbane e di grande percorrenza. Farlo, oggi, significherebbe attuare una vera e propria rivoluzione nello sviluppo futuro della città».

03 novembre 2011 (giovedì)

Ribolla, Lega Nord: “Dal centrosinistra solo demagogia”

"In un momento delicato come quello attuale, il centrosinistra dovrebbe abbandonare la solita demagogia e adottare un comportamento più responsabile e vicino a tutti i cittadini". Lo dichiara Alberto Ribolla, capogruppo della Lega Nord in Comune a Bergamo, riferendosi ai manifesti sulla manovra finanziaria affissi sui muri della città. "Spiace constatare che il centrosinistra continui ad adottare una politica fatta di bugie, atte a screditare l'operato di chi, a differenza loro, sta cercando di salvaguardare gli enti locali con azioni concrete" - dice Ribolla.
"Ribadisco che grazie ai ministri Maroni e Calderoli – fa notare il capogruppo - i tagli agli enti locali sono stati ridotti di 1,8 miliardi di euro, di cui 500 milioni ai Comuni, passando da 6 miliardi a 4,2 miliardi. Si è agito sulla spesa centrale, con un taglio ai ministeri pari a 8,5 miliardi di euro. A questo si aggiungono l'anticipazione dell'applicazione dei fabbisogni standard e dei criteri di virtuosità avrà ulteriori effetti benefici per i Comuni virtuosi".
 
In una situazione difficile come quella che sta attraversando oggi il Paese, la Lega è l'unica forza politica che fa sentire la sua voce: "Gli altri partiti politici di destra, centro e sinistra al Nord parlano di federalismo e di virtuosità, mentre a Roma continuano a difendere le politiche assistenzialiste del Centro sud, con gravi ripercussioni per il Settentrione". "Oggi, purtroppo, stiamo pagando il prezzo delle scelte politiche attuate, a partire dagli anni Settanta e Ottanta, dai governi democristiani e socialisti, che hanno fatto esplodere il debito pubblico".
 
La Lega, a differenza di quanto dichiarato dal centrosinistra, dunque, non ha smesso di rispondere alle esigenze della comunità, come dimostrato, ad esempio, nel caso della Malpensata: "La situazione dal punto di vista dei conti è drammatica - conclude Ribolla - e ci obbliga ad attuare una razionalizzazione dei servizi, necessaria per salvaguardare i bisogni delle famiglie bergamasche e al tempo stesso ad evitare un aumento della tassazione. La nostra proposta è quella di attuare una  "spending review", che ci consenta di tagliare quei lussi che nella situazione odierna non possiamo più permetterci di portare avanti. Alle nostre parole seguono i fatti, non possiamo dire altrettanto del centrosinistra che continua a portare avanti la politica a cui ci ha abituato da anni, fatta solo di parole e non di azioni concrete".

13 ottobre 2011 (giovedì)

Sequestro moschea, bene l’azione dell’amministrazione

"C'è grande soddisfazione da parte del gruppo Lega Nord per l'attenzione che l'amministrazione comunale ha dedicato alla delicata questione della Malpensata". Lo afferma il capogruppo del Carroccio in Comune a Bergamo, Alberto Ribolla, all'indomani del sequestro da parte della polizia locale dello stabile al civico 94 di via Carnovali. "In quell'edificio - spiega Ribolla - sono stati allestiti dei luoghi di culto senza l'autorizzazione dell'amministrazione, obbligatoria nel caso in cui - come previsto dalla legge regionale 12 del 2005 - vi sia un cambio di destinazione di un edificio a luogo di culto. Una volta accertato l'abuso edilizio, dunque, sono scattati i sigilli".
 
Lo stabile, che ospita undici associazioni religiose di varia ispirazione, da tempo creava problemi ai residenti della zona: "E' dal 2007 che questa situazione andava avanti - prosegue Ribolla - e più di una volta abbiamo incontrato i residenti i quali, esasperati dalla situazione che si era venuta a creare anche a causa del lassismo e del buonismo di chi ci ha preceduto alla guida del Comune, ci avevano chiesto di intervenire. Chi vive in quell'area, infatti, da anni conviveva non solo con il caos causato dall'attività svolta dalle associazioni, dotate di potenti sistemi di amplificazione, ma anche con gli inevitabili problemi di sicurezza legati alla convivenza fra centinaia di persone in un unico luogo. Una volta eseguiti tutti gli accertamenti necessari, le carte sono passate alla procura ed è scattato il sequestro".
 
Soddisfatto anche Cristian Invernizzi, assessore alla Sicurezza e segretario cittadino della Lega Nord: "Il provvedimento che è stato preso è un forte segnale della politica che questa amministrazione sta attuando e che vede tra le priorità quella di fare in modo che tutti i cittadini rispettino le regole: nessuno vuole limitare il diritto di culto, ma questo deve essere esercitato nel rispetto delle leggi e delle norme di sicurezza”- dichiara Invernizzi.
 
Il sequestro dello stabile, secondo il gruppo Lega Nord,dovrebbe portare ad accrescere la sicurezza nella zona della Malpensata, "già oggetto di diversi interventi da parte dell'amministrazione, che si sta impegnando per dare risposte concrete alla cittadinanza" - conclude il capogruppo Ribolla.

29 settembre 2011 (giovedì)

Quartieri svantaggiati, un aiuto per rivitalizzarli

"Di fronte al proliferare di centri commerciali sul suolo cittadino - conseguenza della politica messa in atto da chi ci ha preceduto alla guida del Comune - non possiamo che esprimere il nostro plauso all'Amministrazione comunale per i contributi che verranno erogati a favore dei negozi di vicinato". Lo dichiara Alberto Ribolla, capogruppo della Lega Nord a Palazzo Frizzoni, riferendosi alla delibera che verrà discussa stasera in Consiglio e che, se approvata, porterà allo stanziamento di 150 mila euro, a disposizione di chi vorrà aprire un'attività nelle zone dove mancano i negozi di vicinato, tra cui via Quarenghi.
 
"Un'iniziativa di questo tipo - prosegue il capogruppo Ribolla - permette di concretizzare due degli obiettivi che la Lega Nord ha da sempre perseguito: da un lato la valorizzazione dei negozi di vicinato, preziosi per salvaguardare la socializzazione e per offrire un servizio essenziale, in particolare per alcune fasce di residenti come gli anziani; dall'altro la riqualificazione di alcune zone della città, come ad esempio via Quarenghi, che per via della mancanza di attività commerciali di un certo tipo sono cadute in situazioni di degrado".
 
Già inserita tra le linee programmatiche, l'incentivazione del commercio di vicinato sarà concretizzata con lo stanziamento del contributo che verrà distribuito in due anni: "Anche questa iniziativa - conclude Ribolla - dimostra che questa Amministrazione comunale sta lavorando per realizzare quanto promesso ai cittadini in campagna elettorale".

26 settembre 2011 (lunedì)

“La Lega è dalla parte dei Comuni”

"La Lega Nord non indebolisce i Comuni. Anzi, da sempre è dalla parte degli enti locali". Lo dichiara Alberto Ribolla, capogruppo della Lega Nord, in riferimento all'intervento del capogruppo del Pd Elena Carnevali, pubblicato oggi sulla stampa locale.
 
Ribolla chiarisce che la Lega Nord ha da sempre "sostenuto gli enti locali virtuosi, che però troppo spesso devono pagare gli sprechi dei Comuni del Sud Italia. Basti pensare che mediamente il numero dei dipendenti comunali al Sud è pari a cinque volte quelli del Nord e che i dipendenti di Regione Lombardia sono 3 mila mentre quelli di Regione Sicilia, con la metà degli abitanti, sono oltre 20 mila".
Ribolla a questo proposito prende come esempio Alzano Lombardo, comune di 13.247 abitanti con 68 dipendenti comunali: "Un numero che è circa 4 volte inferiore rispetto a quello registrato in altri Comuni del Sud con più o meno lo stesso numero di abitanti (Mussomeli in provincia di Caltanissetta conta 245 dipendenti comunali su poco più di 11 mila abitanti, Partanna in provincia di Trapani, è a quota 247, giusto per citare alcuni esempi). Eppure, Lega a parte, a Roma nessuno denuncia questi sprechi".
Il riferimento è "agli altri partiti politici di destra, centro e sinistra, che al Nord copiano la Lega parlando di federalismo e di virtuosità (anche se vent’anni fa queste parole erano considerate fumo negli occhi dai non leghisti) - dichiara Ribolla - mentre a Roma continuano a difendere le politiche assistenzialiste del Centro sud, dovendo ascoltare anche le esigenze del loro elettorato meridionale".
 
Per quanto riguarda la manovra Ribolla sottolinea che, grazie alla Lega Nord, sono state introdotte misure per tutelare gli enti locali virtuosi: "Grazie ai ministri Maroni e Calderoli – fa notare il capogruppo - i tagli agli enti locali sono stati ridotti di 1,8 miliardi di euro, di cui 500 milioni ai Comuni, passando da 6 miliardi a 4,2 miliardi. Si è agito sulla spesa centrale, con un taglio ai ministeri pari a 8,5 miliardi di euro. Inoltre, l'anticipazione dell'applicazione dei fabbisogni standard e dei criteri di virtuosità avrà ulteriori effetti benefici per i Comuni virtuosi".
 
Altro punto su cui il capogruppo della Lega vuole fare chiarezza è la coalizione che amministra la città a Palazzo Frizzoni: "Una coalizione che – sottolinea - , a differenza di quanto vogliono far credere le minoranze, è saldissima. Lo si vede nell'attività programmatica ed amministrativa che portiamo avanti in sintonia di giorno in giorno".

21 settembre 2011 (mercoledì)

Via Autostrada, conteniamo altezze e volumetrie

Fare in modo che vengano rispettate le altezze e le volumetrie compatibili con l’ambiente circostante e le vedute paesaggistiche della città. A chiederlo, attraverso un ordine del giorno presentato lunedì sera in Consiglio comunale, è Alberto Ribolla, capogruppo della Lega Nord a Palazzo Frizzoni, che tramite il documento presentato dalla maggioranza torna a puntare il dito contro il Pii di via Autostrada.
 
Nello specifico, il documento impegna il sindaco e la Giunta a mettere in atto interventi nei confronti di tutti gli operatori coinvolti nell’operazione, per fare in modo che vengano rispettate le altezze e le volumetrie del Piano. “Attraverso quest’ordine del giorno – spiega Ribolla – abbiamo voluto chiedere al sindaco e alla Giunta di impegnarsi a individuare, insieme agli altri operatori coinvolti nell’operazione, delle ipotesi concrete di modifica al piano integrato di via Autostrada, per cercare di ridurre al minimo gli effetti negativi per la città. L'edificazione relativa al Pii di via Autostrada, non dimentichiamoci, ha  comportato fortissime proteste da parte dei cittadini bergamaschi  e l'attuale amministrazione comunale, fin dall'inizio del suo mandato, ha cercato di intervenire per ridurre altezze e volumetrie del Pii approvate definitivamente dalla precedente amministrazione di centrosinistra guidata dall'allora sindaco Roberto Bruni”.
 
L’auspicio è che si possa arrivare in tempi brevi a trovare soluzioni che possano consentire il contenimento del Piano: “Già nell’incontro  tra il Comune, il sovrintendente ai Beni architettonici della Lombardia Giuseppe Napoleone, i progettisti e i rappresentanti dell'immobiliare Bruman's – conclude Ribolla - ci auguriamo possano emergere delle soluzioni concrete”.

20 settembre 2011 (martedì)

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